Le Terre di Lorenzo
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Basilica di San Clemente (Lazio)

La basilica di San Clemente a Roma, dedicata a papa Clemente I, si trova nella valle tra i colli Esquilino e Celio, nel rione Monti e attualmente è retta dalla Provincia Irlandese dei Domenicani. La basilica che vediamo è stata costruita nel XII secolo ed è collegata al convento domenicano. Il complesso ha una grande importanza perché si trova al di sopra di antichi edifici interrati per due livelli di profondità, il più antico dei quali risale al I secolo A.C. I tre livelli sono, dall’alto: la basilica attuale, quella medioevale, e la basilica antica mentre ad un quarto livello, sotto i precedenti, appartengono tracce di costruzioni romane più antiche risalenti addirittura al 64 d.C. (costruzioni distrutte dall’incendio di Nerone). I primi due livelli sotterranei sono stati portati alla luce e consolidati e sono oggi in buona parte comodamente percorribili e visitabili. La ricchezza di elementi architettonici, artistici e storici, la rende un monumento unico nella storia di Roma.

Tornato in centro Italia, ma questa volta nella capitale, sono andato a colpo sicuro visitando subito la misteriosa Basilica. Essendo Roma così vicina alla sede papale, questa costruzione potrebbe nascondere entità malvagie che vorrebbero impossessarsi del Vaticano e contro le quali dovrò battermi. Mi sono quindi dovuto preparare. Nella mia solita sacca avevo riposto un fucile, la mia spada e alcuni marchingegni che potevano rilevare tracce demoniache o simili. Arrivato alla basilica, ho consultato una cartina per cercare quale fosse la zona migliore da ispezionare e mi sono saltati subito all’occhio degli spazi piuttosto enigmatici: i sotterranei. In quell’intricata serie di cunicoli mi sono perso per qualche ora, vagando al buio in cerca di un qualsiasi indizio, con il solo ausilio di una torcia elettrica. Le ambientazioni erano tutte uguali: ora un tunnel di pietra, a destra un tunnel di pietra, a sinistra un tunnel di pietra, vai dritto, oh guarda…un tunnel di pietra! Fortunatamente, proprio quando stavo per far esplodere i sotterranei, mi sono imbattuto in una grande sala di marmo verde (finalmente non c’era più pietra!). Quella stanza era poco illuminata, se non dalle poche torce poste sui muri; al centro padroneggiava una specie di altare d’avorio. La stanza aveva altri due accessi, dai quali erano entrati decine di uomini, uno dopo l’altro, vestiti con lunghe tuniche brune, con cappucci che celavano loro il viso. Tenevano la testa bassa, le braccia conserte e sussurravano frasi con un tono di voce talmente flebile da risultare a me incomprensibili. Si disposero davanti all’altare per formare un semicerchio. Un uomo, dal vestito cenerino, è uscito improvvisamente dalla parete apparentemente priva di accessi. A quel punto ero ancora più perplesso. L’uomo si mise accanto all’altare e iniziò a pregare con fervore. Dopo il mio primo incontro con Ash, ho deciso di imparare un minimo di latino, così giusto per avere “un argomento di discussione con gli amici” e questo mi è stato utile in quel sotterraneo. Ammetto di non aver compreso la totalità delle frasi pronunciate dall’uomo, ma da quello che ho capito, stavano celebrando l’arrivo di colui che, secondo la profezia, li avrebbe aiutati… (che si trattasse di me?). Terminato il rito, se ne andarono tutti tranne l’uomo in grigio. In cerca di spiegazioni, chiesi all’uomo chi fosse e cosa stesse facendo lì. L’uomo rispose, senza mostrarmi il volto, che lui e gli uomini che si erano ritirati facevano parte dell’Antico Ordine di Uriele , l’Arcangelo protettore del Sacramento della Comunione, della poesia e delle arti (nell’Apocalisse di Giovanni viene presentato come il più crudele degli arcangeli). Mi ha poi raccontato che non è mai stato consacrato alcun luogo di culto, oggetto o giorno a Uriele, o almeno così la Chiesa vuol far credere. L’Ordine protegge Roma e il Vaticano, “prendendo potere dal corso di Uriel”. Ultimamente però, il potere dei demoni sta aumentando sempre di più e solo un cacciatore dalle straordinarie doti può salvare il mondo e l’Inferno dalla distruzione totale. Cominciavo a pensare che il protagonista di quella profezia fossi io…ma com’era possibile? Sì, io sono un cacciatore, ma non penso avrei potuto fare quello che mi dicevano. Incuriosito però dalla loro frase: “prendendo potere dal corso di Uriel”, ho chiesto ulteriori informazioni. L’uomo, del quale non avevo ancora visto il volto, mi ha condotto a un corso d’acqua che sapevo essere il Rio Labicano, grazie al suggerimento di Corrado d’Angelo,uno dei miei apprendisti predatori. L’uomo mi ha detto che Rio deriva da Uriel e che quel fiume donava a tutti loro forza e abilità sovrumane, capacità che avrebbero permesso di sconfiggere i nemici della Chiesa. Loro erano già abbastanza forti, quindi…come potevo aiutarli? «Tu sei l’eroe della profezia, colui che ci salverà».                                                            Come aveva fatto a sentirmi? Era impossibile! A volte parlo ad alta voce senza accorgermene, ma questa volta sono sicuro di averlo solo pensato. «Ti chiederai come io faccia a sapere cosa tu stessi pensando, vero? Beh, anch’io ho i miei segreti»                                                 Si era tolto il cappuccio e aveva scoperto un volto rosso e scheletrico, con occhi gialli come lo zolfo e una sottile pupilla verticale. Non aveva orecchie e nemmeno capelli, ma due piccola corna a spirale che gli spuntavano dai lati della testa…avevo di fronte un vero e proprio demone!                                                                                                                                                                                                           «Calmo Helsing, non sono qui per combattere. Io ho rinnegato l’Inferno»                                                                                                Conoscevo un caso simile, probabilmente ormai era un fenomeno diffuso nella gerarchia Infernale. Il demone, che ho scoperto chiamarsi Verk-liw, mi ha raccontato che da anni insegna a tutti i membri dell’Ordine come sconfiggere i demoni, per salvaguardare la Sede Papale e quindi proteggere il fulcro della cristianità e della vita umana. Non avevo mai riflettuto sul fatto che se il Vaticano cadesse, l’intera umanità sarebbe decisamente più indifesa. Tutti perderemmo la speranza di andare avanti. Improvvisamente la sveglia del mio orologio ha suonato. Era tardi, dovevo tornare a casa. Ho promesso a Verk che sarei tornato non appena avrei avuto tempo, ma ora devo assolutamente partire. L’ultima tappa del mio viaggio mi aspetta.

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